Chiesa di San Nicola – Chiesa Madre

La chiesa si presenta all’esterno con una facciata in stile Neoclassico caratterizzata dalla presenza di un portale in pietra con due nicchie poste ai lati che ospitano statue marmoree. Al suo interno un’unica navata. Nell’abside è collocato l’altare maggiore secondo l’uso pre Concilio. Sul presbiterio, leggermente rialzato rispetto al piano di calpestio è collocato il nuovo altare. A sinistra del presbiterio, sotto la statua del Santo, è situato l’altare maggiore della vecchia chiesa, dedicato a S. Nicola, di pietra marmorea dell’Abetina. Esternamente sul lato est trova collocazione il campanile con due livelli di finestre monofore. L’area esterna e` a ridosso di strada pavimentata adibita alla circolazione pedonale e veicolare.

Impianto strutturale

Edificio in muratura portante continua in pietrame locale intonacato e tinteggiato sia internamente che esternamente. In buono stato di conservazione.

Pianta

Schema planimetrico a croce latina con unica navata centrale ed abside.

Campanile

Campanile a parallelepipedo innestato sulla fiancata destra, posteriormente e a ridosso della zona absidale, con cella campanaria aperta da quattro monofore, cornicione aggettante modanato e struttura finale sopraelevata a pianta ottagonale che costituisce la copertura della struttura.

Coperture

Tetto a due falde sulla navata centrale e a padiglione, di forma semicircolare, sull’area absidale. Copertura di tegole a coppi in cotto.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimentazione interna in pietra di Trani di buona fattura.

Elementi decorativi

  • Tela del 1500 raffigurante la Madonna del Rosario e quattro dipinti settecenteschi di scuola napoletana del pittore Gian Lorenzo Cardone raffiguranti in diversi atteggiamenti, la Madonna al centro e santi in venerazione e in preghiera;
  • Statua lignea di san Nicola del XIV secolo;
  • Altare maggiore della vecchia Chiesa (prima della demolizione del 1794), dedicato a S. Nicola, di pietra marmorea della locale Abetina ora situato sotto la statua del Santo a sinistra dell’altare maggiore;
  • Statua lignea di S. Rocco del 1700 e un reliquario di notevole importanza;
  • Quattro dipinti di ignoto autore di scuola napoletana presumibilmente del 1650-1700. Tutti raffigurano in diversi atteggiamenti, la Madonna al centro e santi in venerazione e in preghiera opere del pittore Gian Lorenzo Cardone;
  • Crocifisso ligneo riportabile con buone probabilità al 1300;

NOTIZIE STORICHE

XV – 1620 (preesistenze carattere generale)

La prima notizia documentata della chiesa matrice si ha da un atto del notaio Mario di Avigliano del 1620, nel quale è ricordata la chiesa matrice di Ruoti, di modesta grandezza, con il titolo di S. Nicola. Ma le sue origini si devono riportare molto più indietro nel tempo, e probabilmente al tempo quando la vecchia chiesa era ubicata nei pressi del castello.

1794  (demolizione totale intero bene)

La crescita della popolazione, che nella tassazione del 1732 aveva raggiunto il massimo con 247 fuochi, rende ormai la chiesa matrice incapace ad accogliere la popolazione, e, nel 1794, si prende la decisione di abbatterla, e di ricostruirla più grande nello stesso luogo e con lo stesso orientamento.

1794 – 1810 (inizio lavori intero bene)

Promotore principale dell’iniziativa per la ricostruzione della chiesa, a seguito della demolizione, è il vescovo Serrao, il quale, nonostante che fosse impegnato nella ricostruzione della sua cattedrale di Potenza, offre la sua disponibilità e porta personalmente la prima pietra all’inizio dei lavori. Il vescovo affida l’incarico della direzione dei lavori allo stesso architetto Magri, discepolo del Vanvitelli, che cura la ristrutturazione della cattedrale. I lavori vengono funestati dalla morte del direttore, Antonio Porcello, che nel 1802 trova la morte cadendo dalla cupola della chiesa in costruzione. I lavori terminano solo nel 1810, come attesta la lapide fatta porre dall’arciprete del tempo don Nicola Magno.

1814  (sopraelevazione intorno)

Il campanile, preesistente alla nuova Chiesa, fu sopraelevato ed ultimato dopo il 1814, al tempo dell’Arc. Vincenzo Caivano

1980 – XX (ristrutturazione intero bene)

La chiesa è stata ristrutturata dopo il terremoto del 1980.

ADEGUAMENTO LITURGICO

presbiterio – intervento strutturale (2000)

L’adeguamento liturgico ha previsto l’integrazione dell’area presbiteriale, con l’aggiunta di un altare e di un ambone in pietra lavorata davanti l’altare tridentino nel quale si trova la custodia eucaristica.